In Sardegna, nascoste in luoghi quasi inaccessibili, esistono ancora oggi tre delle ultime colonie penali attive in Europa.
In queste case di lavoro all’aperto, i detenuti scontano la pena dividendo il loro tempo tra le mura della cella e il lavoro: coltivano la terra, allevano animali da pascolo, svolgono compiti di manutenzione della stessa struttura in cui sono rinchiusi.
“Nella colonia penale” è un film che si immerge in uno spazio di eccezione.
In Sardinia, hidden in almost inaccessible places, three of the last active penal colonies in Europe still exist today. In these open-air prisons, inmates serve their sentences by splitting their time between cells and daily work: they cultivate the land, breed grazing animals, and perform maintenance tasks in the same facility in which they are imprisoned.
“In the Penal Colony” is a film that immerses itself in a space of exception.
Year
2024
Directors
Gaetano Crivaro
Silvia Perra
Ferruccio Goia
Alberto Diana
What we did
Production
“Nella colonia penale” è un film che si immerge in uno spazio d’eccezione.
In Sardegna, nascoste in luoghi quasi inaccessibili, esistono ancora oggi tre delle ultime colonie penali attive in Europa.
Qui, in queste case di lavoro all’aperto, i detenuti scontano la pena dividendo il loro tempo tra le mura della cella e il lavoro: coltivano la terra, allevano animali da pascolo, svolgono compiti di manutenzione della stessa struttura in cui sono rinchiusi.
A Isili, Mamone, e Is Arenas i detenuti sono perlopiù persone migranti. Ignoriamo la loro provenienza, il reato per cui sono stati rinchiusi, per quanto tempo ancora dovranno stare lontani dal mondo. Il lavoro scandisce il tempo fermo e dilatato della prigionia, in cui l’uomo e animale vivono a stretto contatto.
Il dispositivo di sorveglianza e repressione sembra ripetersi immutato di fronte alla macchina da presa, di colonia in colonia. Cambiano i volti, le guardie e i condannati, ma il sistema di controllo rimane il medesimo. Nell’ex colonia penale dell’Asinara, quando il rapporto tra carceriere e carcerato viene meno, tra le rovine delle prigioni abbandonate emerge una nuova dialettica di sopraffazione, che vede a confronto l’animale in libertà di fronte all’essere umano.
In Sardinia, hidden in almost inaccessible places, three of the last active penal colonies in Europe still exist today.
Here, in these open-air prisons, inmates serve their sentences by splitting their time between cells and daily work: they cultivate the land, breed grazing animals, and perform maintenance tasks in the same facility in which they are imprisoned.
In Isili, Mamone, and Is Arenas, the inmates are mostly migrants. We do not know where they come from, what crime they are locked up for, or how long they have to stay away from the world. Daily work punctuates the still and dilated time of imprisonment, in which men and animals live in close proximity.
The dispositif of surveillance and repression seems to repeat itself unchanged in front of the camera, from colony to colony. Jailers and prisoners change, but the control system remains the same. In the former penal colony of Asinara, closed in 1998, where the relationship between prison guards and inmates breaks down, a new dialectic of subjugation emerges among the ruins of the abandoned prisons, in which the animal is confronted by the human being.
“In the Penal Colony” is a film that immerses itself in a space of exception: a prison regime that is a legacy of the past, on the verge of disappearing, far removed from our society, but at the same time a direct emanation of that.